Rischi psicosociali: norma UNI ISO 45003:2021 per la gestione e la prevenzione

I rischi psicosociali rappresentano una sfida rilevante per la salute, la sicurezza e il benessere sul lavoro in quanto:

• sono potenzialmente presenti in tutte le organizzazioni, indipendentemente dalla dimensione e dal settore;
• sono influenzati dal modo in cui è organizzato il lavoro, dai fattori sociali sul lavoro e da aspetti relativi agli ambienti, alle attrezzature e ai compiti pericolosi;
• possono combinarsi tra loro o con altri pericoli;
• hanno effetti non solo sulla salute e sicurezza psicologica – mentale (es: ansia, depressione, disturbi del sonno…), ma anche in altri aspetti della SSL (es: diminuzione dell’impegno, calo di produttività, disturbi muscolo-scheletrici…).

L’impatto dei rischi psicosociali ha conseguenze negative non solo sui lavoratori, ma anche per le organizzazioni che possono registrare un aumento dei costi, il turnover, la diminuzione della qualità del prodotto/servizio, ecc. Da quanto premesso, è evidente che una gestione efficace dei rischi psicosociali comporta benefici non solo individuali, ma anche a livello di business aziendale e per tale ragione il Comitato Tecnico ISO/TC 283 “Occupational health and safety management” ha sviluppato lo standard internazionale ISO 45003. Riteniamo utile segnalare che a livello nazionale è stata resa disponibile come norma UNI dal titolo "UNI ISO 45003:2021 Gestione della salute e della sicurezza sul lavoro — Salute e sicurezza psicologica sul luogo di lavoro — Orientamenti per la gestione dei rischi psicosociali” e può esser richiesta gratuitamente in modalità “consultazione” sul portale UNI nella sezione Guide e brochure (Home page->Chi siamo->Media e comunicazione->Guide e brochure). In tema di rischi psicosociali si segnala altresì un documento elaborato dalla Consulta Interassociativa Italiana per la Prevenzione (CIIP): "Dallo stress lavoro-correlato alla prevenzione dei rischi psicosociali", in allegato.

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